IL RESPIRO SI FA DANZA / by Valentina Ursi

“Si può “respirare” con le ginocchia, o con le braccia o con tutto il corpo.”

Doris Humphrey

Ph. Chiara Esposito

Respirare è una funzione vitale e involontaria azionata dal nostro organismo. Il respiro è vita. IL respiro fa anche battere il cuore ad un ritmo totalmente proprio. Un ritmo intimo che diventa il tuo eco, il tuo ritmo personale con cui ti muovi come in una danza della vita. Sulla Terra.

Abitare la Terra è quindi respirare e danzarne i passi, involontariamente, è cosi. Sta a te decidere cosa farne di quell'eco unico. Se farne eco e danza di bellezza e unicità.

Qualche tempo fa non avrei mai neppure menzionato la parola RESPIRO, mi ha sempre fatto paura pensare che un giorno ne sarei rimasta senza.

Impossibile, a meno che non fosse subentrato un fattore esterno. Si blocca il respiro per non farsi sentire, per non far percepire la propria presenza sulla terra. Non esisto. Ecco, il terrore di avere nelle mie mani quella chiave del poter non esistere.

Ho imparato quindi a conoscerlo e ad accoglierlo quale alleato che è. Oggi lo so, oggi sono grata di aver compreso che la mia danza e la mia espressività sono un tutt'uno con il mio respiro. Una triade imprescindibile che diventa tridimensionale e tangibile quando subentra il quarto elemento, il ritmo del mio cuore. Il triangolo da bidimensionale diventa tridimensionale, una piramide.

Bellissimo. Da 3 a 4, finalmente ci si stacca dal piano per raggiungere un volume. La mia danza è un volume mobile ed in continua evoluzione formale ed estetica.

RESPIRO – PRESENZA – IO ESISTO – RADICAMENTO - 1*CHAKRA

CUORE – CORAGGIO DI VEDERE TUTTO DI ME E RESTO – IO MI AMO INCONDIZIONATAMENTE – 4* CHAKRA

Lieve è il respiro della terra,
espanso, diffuso.
Ora privato, silente.
Terra accoglimi nel mio silenzio, nostro.
Cielo abbracciami mentre danzo.
Terra sostieni e nutri i miei passi, fammi da pilastro.

Cielo congiungiti ed espandi con me nell’essenza sinergica oltre l’infinito di non essere più. Lascio fluire.
Sono danza.
— Janet Fischietto

Esercizio

Ora vai al mare, lago, ovunque ci sia un moto ondulatorio. Entra in sintonia con quel ritmo e abbinaci i tuoi movimenti che descrivano ciò che stai sentendo. Un linguaggio vostro, tuo e dell'elemento. Lascia fluire il racconto, le emozioni, lo spazio, il vuoto. Lascia che sia, senza giudizio alcuno.